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Consiglio Nazionale delle Ricerche

Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri

La sede dell'IRET a Porano, dispone di una superficie totale di circa 1000 mq, di cui 270 mq occupati da laboratori e il resto da uffici, amministrazione, biblioteca, sala convegni e aree di rappresentanza e locali tecnici. I laboratori sono tutti organizzati in base alle esigenze strumentali di ricerca di alcune attività tematiche dell'Istituto attualmente strutturate in aree tematiche.










Il laboratorio di biochimica e fisiologia

È attrezzato per svolgere attività di gestione dei sistemi produttivi agricoli e forestali per la produzione di biomasse, lo studio dei fattori ambientali, fisiologici e molecolari che influenzano la ripartizione degli assimilati e la quantità e la qualità della produzione biologica, la biochimica dei sistemi di sintesi e degradazione delle componenti del materiale ligno-cellulosico, con particolare riferimento al metabolismo dei carboidrati e degli acidi organici.
La strumentazione in dotazione include sistemi standard di laboratorio di analisi biochimica come:

  • cromatografo HPLC;
  • sistema elettroforesi per proteine (elettroforesi bidimensionale) e acidi nucleici;
  • sistema analitico in cromatografia ionica, particolarmente adatto all'analisi dei carboidrati e acidi organici.

Il laboratorio di genetica
Dispone di strumentazione per studi su biodiversità e risposte adattativa del sistema agro-forestale in relazione ai principali fattori evolutivi e impatti antropici. È dotato specificatamente di:

  • una grande apparecchiatura come il sequenziatore ABI PRISM 3130 a 16 capillari con softwares GENE MAPPER v.5.0 e SEQ v.6.0 per l'analisi di frammenti e sequenze di DNA;
  • termociclatori GeneAmp PCR System 2700 (Applied Biosystem) per l'amplificazione di DNA, di camere elettroforetiche (Sigma Aldrich);
  • transilluminatore UV TFX-35.M e Sistema fotografico Gellydoc (Euroclone) per la visualizzazione di DNA su gel di agarosio e acrilamide;
  • Mixer Mill Type MM300 (Reutsch) e centrifughe (Sigma 4-15 C, Qiagen) per l'estrazione del DNA

Il laboratorio per lo studio delle interazioni gassose tra biosfera e atmosfera
È attrezzato per:

  • analisi di scambi gassosi fotosintetici dalla scala di foglia con strumentazione assemblata in laboratorio a quella di copertura vegetale con tecnica eddy covariance;
  • analisi di emissioni biogeniche in condizioni naturali di crescita delle piante e in condizioni di combustione in real-time con gascromatografia abbinata alla spettrometria di massa a reazione di trasferimento protonico (PTR –MS);
  • analisi emissioni CO e CO2 durante combustione; campionamento emissioni mediante intrappolamento di composti organici volatili (VOC) all'interno di trappole di Tenax e campionamento particolato organico con gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS) dopo desorbimento trappole.

Il Laboratorio di ecofisiologia
Include la grande apparecchiatura per lo studio degli isotopi stabili:

  • spettrometro di massa per analisi isotopica di C,O,N,e H;
  • PTR-Massa;
  • sistema di scambio gassoso e fluorimetri da laboratorio e da campo; bomba a pressione per misure di potenziali idrici fogliari;
  • HPLC ( Perkin Elmer);
  • spettrofotometro a doppia lunghezza d'onda;/span>
  • capannine meteorologiche mobili.

Altre attrezzature e strutture di supporto presenti nella sede sono:

  • Piattaforma GIS;
  • camere di crescita e serra per esperimenti in ambiente controllato;
  • rete di campi sperimentali con collezioni di C. sativa, Juglans spp., Robinia pseudoacacia;
  • camera fredda (+4°C), freezer a -80°C e -20°C.

Attraverso una convenzione di ricerca con l'attuale Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche (DEB) dell'Università della Tuscia (Viterbo), l'IBAF ha accesso con il suo personale alla strumentazione del Centro di Biofisica e Nanoscienze del DEB ed in particolare:

  • microspettroscopio Raman SuperLabram Jobin Yvon con risoluzione di 5 cm-1, equipaggiato con CCD raffreddata all'azoto liquido e sorgente laser da 514 nm;
  • microscopio a scansione ad effetto tunnel PicoLE5100 Agilent con sensibilità di 1 nA/V e risoluzione laterale migliore di 0,1 nm;
  • microscopio a scansione a forza atomica operante sia in modalità tapping che in modalità contact, sia in aria che in condizioni fisiologiche, con risoluzione laterale migliore di 0,1 nm e risoluzione verticale migliore di 0,01 nm.

L'obiettivo di questa convenzione è di sviluppare metodologie innovative per la caratterizzazione di materiale vegetale e per la detection di inquinanti a bassa concentrazione con tecniche di nanoscopia e nano-spettroscopia.