È stato sottoscritto ieri, a Palazzo Marino, un patto di collaborazione volto a rafforzare la collaborazione tra Amministrazione, associazioni, enti e privati cittadini, per favorire la cura e la salvaguardia del territorio. Tra i firmatari anche l’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iret).
Nella giornata di ieri 28 settembre 2022 è stato firmato un accordo tra l’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iret), il Comune di Milano, l’associazione non profit Terrapreta APS (ideatrice e promotrice del progetto), il Museo di Storia Naturale, Italia Nostra Onlus e Progetto Natura Onlus. Scopo del patto, sottoscritto in occasione dell’avvio del primo Forum per l’Ambiente e della Milano Green Week, quello di favorire la collaborazione tra Amministrazione, associazioni, enti e privati cittadini e promuovere la cura e la salvaguardia del territorio. L’accordo disciplinerà le attività di osservazione e monitoraggio della biodiversità dell’area verde della Goccia l’ex SIN “Bovisagasometri” di via Giampietrino 24, che rappresenta uno degli esempi più significativi di natura spontanea che si riappropria degli spazi urbani, al fine di individuare tecniche e modalità operative per sperimentare il processo di bonifica naturale dell’area.
Obiettivo fondamentale del patto è dunque l’individuazione delle modalità operative più idonee a sostenere e sviluppare i processi di bonifica dell’area, anche e soprattutto attraverso sistemi innovativi di tipo naturale in linea con la normativa vigente, quantificando i benefici sociali, ambientali ed economici che la foresta della Goccia è in grado di apportare a un contesto fortemente urbanizzato come l’area nord di Milano. Una volta terminate le azioni di bonifica, i partner si impegneranno nella definizione di nuovi percorsi di fruizione pubblica guidata e progressiva della foresta a scopi didattici, pedagogici e ricreativi. “Per affrontare la crisi climatica e socio-ambientale – spiega l’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi – prima ancora che agire, è fondamentale imparare a guardare le cose da una nuova prospettiva: quella della natura spontanea.
La collaborazione tra istituzioni, associazioni, centri di ricerca e cittadini consente di migliorare la fruizione di un bene fondamentale come le aree verdi. Questo patto rappresenta un impegno concreto per la salvaguardia e la valorizzazione della Goccia e innesca un processo di restituzione alla città di un luogo che potrà diventare modello e prototipo di recupero a verde di ex aree industriali”. Nello specifico del patto, l’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri-Consiglio Nazionale delle Ricerche potrà studiare le dinamiche di degradazione e assorbimento dei contaminanti ad opera di piante e microrganismi impiegati nelle fasi di bonifica, al fine di ampliare il bagaglio di conoscenze sui processi di riqualificazione tramite azioni naturali ed ecocompatibili. Il patto di collaborazione stipulato tra l’Amministrazione e i sottoscriventi avrà la durata di 36 mesi.