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Consiglio Nazionale delle Ricerche

Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri

La gestione forestale tradizionale, incentrata sulla massimizzazione della produzione continua di legno, ha portato ad una riduzione della disponibilità di microhabitat, con una conseguente perdita di biodiversità. Diverse specie definite saproxiliche, cioè che dipendono, durante una parte del loro ciclo vitale, dalle ferite o dalla decomposizione del materiale legnoso di alberi vivi o morti, sono ormai diventate rare o sono minacciate di estinzione.

Il progetto “LIFESPAN - Saproxylic Habitat Network: pianificazione e gestione per le foreste europee”, ha come obiettivo quello di implementare un sistema economicamente sostenibile e integrato alla conservazione della biodiversità saproxilica. Il target sono due faggete produttive in Italia e in Germania, habitat inseriti nella Direttiva Habitat, in cui si metteranno a punto alcuni interventi innovativi, tra cui la creazione degli « îlot de sénescence », veri e propri santuari all’interno della matrice di bosco produttivo. Il progetto prenderà di mira, con appositi interventi forestali, i problemi che minacciano la conservazione delle specie saproxiliche, come la scarsità di legno morto e di grandi alberi secolari definiti come "alberi habitat", la mancanza di connettività tra aree protette, di "gap" forestali, di eterogeneità strutturale e l'imboschimento artificiale con specie di conifere, sempre più vulnerabili alle "pesti" come la Cephalcia arvensis, un parassita dell'abete rosso.

LIFESPAN si inserisce in uno degli otto settori prioritari della Strategia Europea per le Foreste che promuove l'adozione di nuovi quadri strategici per garantire una gestione equilibrata e sostenibile del potenziale multifunzionale delle foreste, favorendo approcci preventivi per garantire la fornitura di servizi ecosistemici da parte delle foreste e il loro contributo alla biodiversità.

Le attività di LIFESPAN saranno svolte in aree Natura 2000, con l'interesse di migliorare o creare “network” con aree limitrofe, al fine di innescare un flusso genico adeguato tra le popolazioni di specie saproxiliche inserite nella Direttiva Habitat e Uccelli, tra cui il picchio cenerino, il cervo volante, il picchio rosso mezzano.