Promuovere il mercato e l’uso del biochar come soluzione sostenibile per il recupero di suoli degradati o contaminati e per la valorizzazione di materiali legnosi di scarto. Questo l’obiettivo del workshop “il Progetto Biochar Latium volge al termine”, un evento coordinato dall’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRET) e Università degli Studi della Tuscia, che si svolgerà il 15 marzo all’interno dell’Area di Ricerca di Roma 1 del CNR, a Montelibretti (RM). La partecipazione è gratuita ma per motivi logistici si richiede la registrazione
Il Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici Agroalimentari e Forestali (DIBAF) dell’Università degli Studi della Tuscia, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRET), organizza una giornata di diffusione dei risultati e confronto intorno ai temi del progetto Biochar Latium. L’evento si svolgerà il 15 marzo 2023 nella cornice dell’Area di Ricerca di Roma 1 del CNR, presso la Sala Conferenze, a Montelibretti in provincia di Roma.
Scopo della giornata sarà quello di presentare i principali risultati del progetto Biochar Latium e le linee guida per l’applicazione del biochar su suoli agricoli e su suoli contaminati. I principali destinatari dei contenuti dell’evento saranno ricercatori, imprenditori agricoli, aziende che operano nel settore delle bonifiche e della produzione di energia, per comunicare come le buone pratiche di gestione delle risorse, nel contesto dell’economia circolare, rappresentino un contributo fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici in atto. L’incontro vuole essere inoltre l’occasione per stimolare il confronto sul tema dei crediti di carbonio, in cui la filiera del biochar offre interessanti opportunità.
La partecipazione è gratuita, ma per necessità logistiche si richiede la registrazione inviando una e-mail a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. indicando nome, cognome, affiliazione e modalità di partecipazione (presenza o remoto).
“L’obiettivo principale del progetto Biochar Latium è quello di sperimentare la produzione del biochar da materiali di scarto locali. Abbiamo scelto come produzioni l’ulivo e il nocciolo, due coltivazioni tipiche della Sabina e della Tuscia, proponendo quindi filiere locali che dagli scarti legnosi arrivano alla fornitura di un servizio di bonifica o alla produzione di un ammendante per suoli degradati”, spiega Sara Marinari, professoressa dell’Università degli Studi della Tuscia e manager del progetto: “La sostenibilità delle soluzioni proposte dipende infatti anche dalla possibilità di valorizzare biomasse prodotte a breve distanza dal luogo di utilizzo potendo chiudere il cerchio addirittura all’interno dell’azienda stessa” aggiunge la professoressa.
“Bisogna inoltre considerare il beneficio che l’attivazione di queste soluzioni potrebbe apportare a scala globale: la produzione e l’uso di biochar determinano uno stoccaggio netto di carbonio a lungo termine e dunque contribuiscono alla riduzione dei gas serra in atmosfera. Grazie a tali benefici il soggetto interessato alla produzione del biochar da scarti legnosi potrà attivare all’interno della propria azienda o presso i propri clienti progetti “carbon negative”, compensando con la produzione di biochar le emissioni legate alle attività produttive”, conclude Isabel Nogués, ricercatrice del CNR-IRET.
Per informazioni
scrivere a: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Sito del progetto
https://www.biocharlatium.eu/
Serena Carloni, 349 4525 895