Fori nei faggi a dieci metri di quota, nicchie scavate alle loro base, alberi spezzati e sradicati con il verricello, radure nel mezzo della foresta: il tutto per favorire la biodiversità.
Può sembrare strano, ma è ciò che sta accadendo in Cansiglio, dove un progetto europeo guidato dal CNR sta lavorando con l’obiettivo di rendere più simili alle foreste naturali i boschi gestiti da secoli per produrre legname. L’eccessiva semplificazione dei boschi ha infatti creato negli anni perdita di biodiversità. Oggi, attraverso una rete di “aree di senescenza” distribuite sul territorio, è possibile conservare habitat e specie a rischio pur mantenendo la funzione produttiva delle foreste. Un equilibrio possibile secondo i partner del Progetto Life SPAN che oggi, nella “Giornata mondiale della Biodiversità”, lancia 5 video per raccontare le proprie attività.
La gestione forestale tradizionale, per anni spesso incentrata sulla sola produzione legnosa, ha determinato omogeneità nella struttura dei boschi, con ad esempio ampie zone di rimboschimenti monospecifici di conifere, estese faggete caratterizzate dalla stessa età, carenza di aperture nella copertura, scarsità di legno morto e di alberi di grandi dimensioni.
Questa semplificazione dell’ecosistema ha avuto come conseguenza una riduzione degli habitat o microhabitat disponibili e, di conseguenza, della biodiversità ad essi collegata.
È in questo contesto che entra in gioco il progetto LIFE SPAN, che nella Foresta del Cansiglio, in Italia, e in quella di Sailershausen, in Germania, sta sviluppando e testando soluzioni gestionali innovative per conservare la biodiversità mantenendo al tempo stesso le funzioni produttive.
Tramite un approccio di pianificazione e gestione forestale innovativo, sempre attento alla sostenibilità economica degli interventi proposti, vengono attuate e monitorate proposte gestionali volte alla conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario legate al legno morto: le cosiddette specie “saproxiliche”.
Lo strumento alla base del progetto è il Saproxylic Habitat Network, una rete di “aree di senescenza (SHS)” in grado di favorire la presenza e la dispersione delle diverse specie saproxiliche. Le SHS agiscono infatti come nodi di una rete che aiuta la diffusione dei saproxilici verso territori dove, principalmente per motivi legati alla gestione dei boschi, sono assenti o poco diffusi.
Ma come si realizza un’area di senescenza? Per aiutare i tecnici impegnati nella salvaguardia della biodiversità, il team del progetto LIFE SPAN ha creato una serie di cinque brevi video nei quali Bruno De Cinti, ricercatore del CNR-Iret e coordinatore del progetto, guida alla scoperta degli interventi realizzati in Cansiglio.
LINK ALLA PLAYLIST con i 5 video
Quelle mostrate da De Cinti sono tecniche la cui efficacia è ormai assodata a livello scientifico ma che ancora faticano a farsi strada nel settore forestale italiano, spesso reticente alle innovazioni. Catini basali, cavità in quota, cercinature, capitozzature, tutti interventi che hanno lo scopo di avvicinare le caratteristiche di queste porzioni di foresta a quelle dei boschi vetusti, giocando principalmente su quantità e qualità del legno morto disponibile, elemento chiave per la sopravvivenza e la proliferazione degli organismi saproxilici e di tutte le altre specie ad essi collegate.
Abbiamo deciso di lanciare questi video in occasione della Giornata mondiale della biodiversità, spiega De Cinti, per ribadire l’urgenza di ricucire la frattura creatasi tra coloro che gestiscono il patrimonio forestale e chi invece vede nella gestione forestale una minaccia per la biodiversità. I risultati del progetto LIFE SPAN e di tanti altri progetti europei ci dimostrano che tenere insieme produzione di legname e conservazione della biodiversità non è solo possibile, ma anche fondamentale per la sostenibilità della gestione e l’erogazione di tutti i servizi ecosistemici che chiediamo al bosco.
Questa serie di video non è l’unico prodotto divulgativo realizzato da LIFE SPAN, negli scorsi anni il progetto ha infatti pubblicato “Alla scoperta della biodiversità”, un libro illustrato edito da Compagnia delle Foreste e una serie di sei video per raccontare la gestione forestale sostenibile e la conservazione della biodiversità saproxilica. Entrambi i prodotti sono disponibili online all’interno di un toolkit realizzato appositamente per coloro che vogliono organizzare momenti di formazione dedicati alle ragazze e ai ragazzi della scuola primaria.
Il progetto SPAN, finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, è coordinato dall’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Il partenariato include: il centro di ricerca Foreste e Legno del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), Compagnia delle Foreste, l’European Forest Institute (EFI), D.R.E.Am. Italia, University Würzburg e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
CONTATTI
per interviste: Bruno De Cinti – bruno.decinti@cnr.it – coordinatore progetto LIFE SPAN
ufficio stampa: Andrea Barzagli – andreabarzagli@compagniadelleforeste.it – responsabile comunicazione progetto LIFE SPAN