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National Research Council

Research Institute on Terrestrial Ecosystems

articolo su National Geographic Italia


Insalata, cetrioli e ravanelli sono stati cresciuti in due serre chiuse e completamente autonome in Antartide. Un progetto europeo, con la sperimentazione per l'ISS, in cui la ricerca italiana ha svolto un ruolo fondamentale

La scienza ha compiuto un altro passo verso l’autosufficienza dell’uomo in basi permanenti sulla Luna o su Marte. Oggi, infatti, siamo in grado di produrre ortaggi in serre automatizzate, completamente indipendenti da atmosfera terrestre, luce solare e terra. E senza pesticidi. Sistemi chiusi che potrebbero essere riprodotti sia sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) che su basi lunari o marziane.
 
In Antartide, a pochi metri dalla base tedesca Neumayer III, sono stati raccolti 3,5 Kg di insalata verde, 18 cetrioli e 70 ravanelli. Altre cassette seguiranno nei prossimi mesi, quando arriveranno anche pomodori, peperoni, spinaci, basilico e fragole. È qui, infatti, che si trovano le serre del progetto Eden Iss, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. A coordinare il progetto è il Dlr, l’agenzia spaziale tedesca, ma il contributo della ricerca italiana è molto ampio, con il Cnr e quattro aziende del nostro Paese: Arescosmo, Enginsoft, Thales Alenia Space e Telespazio.

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